Nei prossimi tre articoli, andrò a spiegare le basi utili ad orientarsi nel cielo. Vedremo i riferimenti base e l’utilizzo della stella polare per la ricerca di altre costellazioni.
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Per orientarsi nel cielo, abbiamo bisogno di avere dei punti di riferimento. Questi possono essere assoluti oppure relativi. Per assoluti si intendono quei punti che non variano a seconda di come ci muoviamo e quindi sono fissi, mentre per relativi si intendono quelli che variano in base sl punto d’osservazione. Ad esempio il polo nord e il polo sud sono due riferimenti fissi che non cambiano.
Iniziamo a capire quelli assoluti e validi da qualsiasi parte della sfera celeste:
1. Poli celesti: sono il Polo Nord celeste e il polo Sud Celeste. Quello Nord ha come punto di riferimento la stella polare ( si trova nella costellazione dell’Orsa minore) mentre quello sud, si trova nella costellazione dell’Ottante che dalla nostra posizione NORD non possiamo vedere.
2. Equatore celeste: l’equatore celeste non è niente altro che la proiezione dell’equatore terreste e si divide in due emisferi; il boreale al nord e l’australe al sud.
3. Eclittica: un riferimento molto importante per capire come si muove il sole che infatti ne è la traiettoria.
4. Asse celeste: è una asse che congiunge il Polo Nord Celeste con il polo Sud celeste.
5.Paralleli celesti:
6. Meridiani celesti: semicirconferenze che congiungono i due poli celesti.
7. Punti. Il punto y (gamma)è quello dell’ariete e si trova nell’intersezione tra il piano dell’eclittica e l’asse celeste.. Qui si trova la costellazione dell’ariete. Quando il sole passa in questa zona abbiamo l’equinozio della primavera. Il punto w (omega) è colui che si trova nella parte sud tra il piano dell’eclittica e il punto della bilancia (costellazione della bilancia). Quando il sole passa da qui, abbiamo l’equinozio d’autunno.
Per dare un senso invece al movimento delle stelle useremo i riferimenti relativi che cambiano a seconda del luogo di osservazione .
1. Verticale del luogo: linea che passa per il centro della terra e il luogo di osservazione.
2. Piano dell’orizzonte: è il piano in cui si trova l’osservatore e passa per il luogo di osservazione e la verticale del luogo.
3. Zenit e nadir. Il primo si trova sopra l’osservatore e cade nel punto di intersezione tra la zona dell’emisfero visibile e la verticale del luogo.
Adesso che conosciamo tutti i riferimenti abbiamo infine bisogno di alcune misure necessarie a indicare i la distanza di stelle, pianti ec… Queste duesono la declinazione e l’ascensione retta. Vengono utilizzate anche nell’uso del telescopio sia manuale che automatico. Inserendo infatti queste coordinate possiamo trovare un oggetto preciso.
1. Declinazione: la declinazione misura in gradi a partire dall’equatore celeste. Se segnata con un – è negativa e andrà verso sud, se positiva + andrà verso nord.
2. Ascensione retta: misura in ore, minuti e secondi.
Queste due misure sono le analoghe delle geografiche sulla terra, ovvero longitudine e latitudine.
In mancanza di un telescopio come possiamo trovare le stelle? In questo caso è possibile fare uso di una cartina stellare che segni almeno quelle contenute nell’emisfero nord e un astrolabio. Prima di spiegarvi come utilizzarlo, creeremo un’articolo su come trovare la stella tanto ambita dai marinai, la Stella Polare. Attraverso questo riferimento, che segna il nord, possiamo trovare altre costellazioni. (Orientarsi nel cielo PT.2)
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